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ARCHITETTURA

Classe
LM-4 c.u R - Architettura e ingegneria edile-architettura (quinquennale)
Durata
5 anni
Struttura
Dipartimento di Architettura e Design
Ambito
Architettura
Tipologia di accesso
Programmato
Lingua
Italiano
Modalità didattica
Convenzionale
Crediti
300
Sede
REGGIO DI CALABRIA
Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
  • STATICA 6 crediti - 60 ore Caratterizzante (LM-4 c.u R)
Anno di corso: 3
Obbligatori Gruppo opzionale 3 anno
Anno di corso: 4
Obbligatori Gruppo opzionale 4 anno
Anno di corso: 5
Obbligatori Gruppo opzionale 5 anno
Requisiti di ammissione

L'iscrizione al Corso di laurea magistrale è a numero programmato ed è regolata dalle norme vigenti in materia di accesso ai corsi di studio a numero programmato a livello nazionale (art. 1, comma 1, lettera a, L.264/99); l'ammissione avviene col solo possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo (art. 6, comma 1. DM 270/2004).

Il numero degli iscritti è stabilito annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri fissati dal Ministero dell'Università e della Ricerca, ai sensi dell'art. 1, della legge n. 264/99 e della direttiva comunitaria 384/85 CE.

Le modalità delle prove di ammissione per le matricole sono conformi a quanto stabilito annualmente con decreto ministeriale per i corsi di laurea ad accesso programmato.

La prova di ammissione, oltre a consentire la formazione di una graduatoria, ha di fatto anche valore di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso che, riferite agli obiettivi specifici del corso di studio, riguardano le conoscenze nei campi della logica, della cultura generale, della storia, del disegno e rappresentazione, della matematica e della fisica.

La specifica delle conoscenze richieste per l'accesso, la modalità di verifica delle stesse, nonché gli Obblighi Formativi Aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva e il conseguente assolvimento degli OFA e i relativi tempi e modalità di accertamento, sono indicati nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea.




Obiettivi Formativi

Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio
Il Corso di Studi ha come obiettivo la formazione specifica nel settore dell'Architettura, e cioè la formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), mirate ad assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
6. della capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l'integrazione dei piani nella pianificazione.
Con riferimento alla natura e alle finalità proprie del Corso di Studi, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-progettuale alle differenti scale, necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati sia dalla direttiva CE 2005/36 che disciplina ed equipara l'esercizio della professione di architetto in ambito europeo sia dalla direttiva CEE 85/384 sull'Architettura, mediante:
- l'attività di progettazione applicata al campo dell'architettura, della città, del restauro, dell'urbanistica, e dell'ambiente costruito in senso lato;
- la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico;
- la preparazione storica mirata: all'acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione e, conseguentemente, all'acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura;
- la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di costruzione dei manufatti edilizi;
- la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all'uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione;
- la preparazione tecnica relativa alla gestione dei processi di costruzione, al perseguimento della sicurezza, della sostenibilità e della qualità, nonché all'analisi dei costi di costruzione e gestione nel tempo.
Il Corso di Studi magistrale a ciclo unico in 'Architettura' (Classe LM/4) prevede il rilascio del titolo di 'laureato magistrale'. La sua durata è di cinque anni per un totale di almeno 300 crediti formativi universitari (CFU) ed è basato su attività formative riguardanti cinque tipologie:
A) attività formative di base;
B) attività formative caratterizzanti;
C) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base o caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare;
D) attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo;
E) attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio e alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, oltre l'italiano;
F) attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo studio dà accesso, tra cui in particolare stage, tirocini formativi e di orientamento.
Obiettivi dell'offerta formativa
In particolare, l'offerta formativa proposta dal nuovo Ordinamento del CdS quinquennale in Architettura si colloca nel quadro generale della cosiddetta “Riforma dei Saperi” che sta interessando l'Università italiana.
La riforma dei saperi, che si inserisce nel contesto di una continua evoluzione del panorama educativo e professionale, richiede una revisione delle strutture didattiche e dei programmi di studio, in particolare per i corsi quinquennali a ciclo unico, che devono rispondere in modo più agile e adeguato alle sfide globali e alle dinamiche sociali contemporanee.
In una società sempre più complessa, in cui la digitalizzazione interessa e coinvolge ogni campo della conoscenza, l'università italiana deve necessariamente evolversi esplorando nuovi percorsi di formazione che abbiano un legame concreto con la realtà nella quale viviamo e che favoriscano una formazione interdisciplinare dello studente.
Il livello di complessità e di interconnessione che caratterizza la nostra società ci fa comprendere che non è più possibile approcciare allo studio a compartimenti stagni ma è necessario pensare a percorsi formativi interdisciplinari che mixano insegnamenti scientifici e umanistici per creare una conoscenza nuova in grado di rispondere alla complessità dei tempi e soprattutto a quanto richiesto dai principi legislativi della riforma universitaria.
In questo ambito, la riforma dei saperi implica una riflessione profonda su come Il CdS in Architettura debba evolvere nel suo insegnamento e nella sua pratica, con una particolare attenzione alla preparazione dei giovani professionisti, attraverso percorsi formativi che siano al contempo solidi e flessibili, per affrontare e gestire realtà e processi sempre più interconnessi, globali e interdipendenti. Nuove competenze professionali, quindi, in grado di rispondere a complessità nuove, che vanno dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, dalla progettazione inclusiva alla capacità di intervenire in contesti urbani in continua trasformazione. Questo richiede un approccio didattico integrato, che non solo rafforzi le competenze tecniche, ma che sviluppi anche una visione critica e creativa, capace di affrontare i cambiamenti della società e le nuove esigenze del vivere urbano.
Le competenze interdisciplinari consentono di sviluppare oltre a competenze tecniche differenziate anche competenze trasversali quali problem solving, pensiero critico, creatività, flessibilità, comunicazione efficace, intelligenza emotiva. Competenze richieste dal mondo del lavoro anche secondo il World Economic Forum.
La riforma, nel suo complesso, introduce un insieme di obiettivi strategici e requisiti obbligatori per il rinnovamento degli ordinamenti didattici, tra cui si evidenziano:
• Integrazione delle competenze trasversali: Promuovere la capacità di problem solving, il pensiero critico e le competenze digitali, linguistiche e relazionali, rendendole centrali nei curricula.
• Centralità della sostenibilità: Integrare i principi di sviluppo sostenibile, educazione ambientale e transizione ecologica in tutte le discipline, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
• Interdisciplinarità e flessibilità: Favorire un approccio educativo che superi le tradizionali compartimentazioni disciplinari, promuovendo percorsi flessibili e personalizzati per gli studenti.
• Valorizzazione dell'inclusione: Riformulare i contenuti e i metodi didattici per garantire un'educazione equa e accessibile, con particolare attenzione alle diversità culturali, sociali e personali.
• Digitalizzazione: Rafforzare l'uso delle tecnologie digitali per la didattica, sia come strumento di apprendimento che come materia di studio, per preparare le nuove generazioni a un contesto lavorativo sempre più tecnologico.
Questi principi non solo pongono l'accento sul cosa insegnare, ma anche sul come insegnare, incentivando una didattica centrata sullo studente e orientata a risultati concreti. Viene richiesto un impegno coordinato per integrare le competenze tradizionali con quelle emergenti, fornendo agli studenti strumenti che li rendano protagonisti consapevoli del proprio apprendimento e del mondo che li circonda.
Tali obiettivi richiedono un profondo ripensamento degli ordinamenti didattici, che devono essere riorganizzati per:
• Aggiornare i contenuti disciplinari: Introdurre nuovi argomenti e rivedere quelli già esistenti per rispondere alle esigenze emergenti.
• Ridisegnare le metodologie didattiche: Promuovere approcci innovativi e partecipativi, come il project-based learning e le esperienze laboratoriali, capaci di stimolare la creatività e l'apprendimento attivo.
• Rivedere i criteri di valutazione: Passare da un'ottica di valutazione puramente nozionistica a una più orientata sulle competenze e sui risultati concreti.
• Formare i docenti: Investire in programmi di aggiornamento professionale per garantire che il personale educativo sia adeguatamente preparato a implementare le novità introdotte.
La riforma dei saperi che sta interessando l'Università italiana offre, quindi, al Corso di Laurea in Architettura, l'occasione per assumere consapevolezza dei profondi cambiamenti in atto nei propri valori e approcci, tecniche e progetti e per mettere a fuoco le innovazioni necessarie a fornire risposte adeguate alle sfide poste dai profondi mutamenti che oggi investono città, territori, economie e società. Il cambiamento climatico, la crisi energetica e idrica, l'aumento delle diseguaglianze sociali, l'innovazione tecnologica e gli obiettivi di sostenibilità hanno un filo rosso comune: costringono società e individui a modificare profondamente il loro rapporto con il territorio. Come risponde il vasto campo disciplinare dell'Architettura a tale sfida?
La nuova offerta formativa che caratterizza il nostro corso di studi in Architettura si fonda su questi presupposti integrando solide competenze tecnico-disciplinari con l'innovatività, la flessibilità e l'interdisciplinarietà.

Modalità di erogazione dei crediti formativi
Nell'ottica di favorire lo spirito della Riforma - fortemente incentrata sulla necessità di orientare la formazione verso una maggiore capacità di formare figure professionali in grado di collocarsi, ai più alti livelli possibili, nel contesto nazionale e internazionale – si è scelto di adottare una nuova modalità di erogazione dei Crediti Formativi Universitari.
Tale modalità, peraltro già consolidata in altri CdS italiani caratterizzati da una forte presenza di didattica laboratoriale, prevede che il valore del singolo CFU - che è pari a 25 ore comprendenti la didattica assistita in aula e lo studio individuale - venga articolato in maniera differente a seconda della tipologia di insegnamento.
L'articolazione prevista è la seguente:
 Corsi monodisciplinari e Corsi integrati (monodisciplinari o pluridisciplinari): 10 ore di didattica assistita in aula e 15 ore di studio individuale;
 Laboratori (monodisciplinari o pluridisciplinari): 12 ore di didattica assistita in aula e 13 ore di studio individuale;
 Atelier (pluridisciplinari): 15 ore di didattica assistita in aula e 10 ore di studio individuale;
 Workshops intensivi: 25 ore di didattica assistita in aula;
 Tirocini formativi: 25 ore di studio individuale;
 Predisposizione prova finale: 25 ore di studio individuale.
L'articolazione del percorso formativo proposto dovrebbe garantire, inoltre, la sinergia orizzontale e verticale tra gli insegnamenti in modo che lo studente possa giungere alla conclusione del percorso di studi avendo chiaro il modo in cui le singole discipline contribuiscono alla propria formazione multidisciplinare e sistemica e lo preparino alle competenze richieste in ambito lavorativo.
In conformità all'art. 3, comma 8 del D.L. 1649/2023, sarà possibile conseguire il titolo anche secondo un piano di studi individuale che preveda attività formative diverse da quelle presenti nell'offerta formativa, purché in coerenza con l'ordinamento didattico del corso di studi dell'a.a. di immatricolazione. Le modalità saranno esplicitate nel Regolamento didattico.

Descrizione del percorso formativo
L'identità del Corso di Studio in Architettura, presente a Reggio Calabria fin dagli anni '70 del secolo scorso, si è definita e consolidata nel tempo, in relazione sia alle tematiche specifiche del territorio di appartenenza, il Mezzogiorno d'Italia, sia alle problematiche e potenzialità di tutta l'area euro-mediterranea e mediterranea più in generale, rispetto alla quale l'istituzione universitaria che lo eroga occupa una posizione privilegiata.
Alla base dell'offerta didattica del Corso di Studi c'è, infatti, innanzitutto l'impegno di costruire una comunità di studenti e di docenti tesa al miglioramento generale delle condizioni di vita della comunità insediata, della qualità degli spazi e degli edifici che essa abita, della realizzazione di una nuova dignità urbana, della valorizzazione dei propri territori e paesaggi, della loro bellezza.
Nella attuale contrazione generalizzata delle risorse economiche è, infatti, sempre più necessario trovare, soprattutto nel Mezzogiorno, soluzioni sostenibili ai problemi posti dalle società avanzate. Concentrare l'attenzione all'architettura, alla città, al territorio, alla cultura storica, al paesaggio, significa individuare un campo d'azione nel quale riconoscere i veri bisogni non materiali della società contemporanea e le vie immateriali per soddisfarli.
Con la modifica di ordinamento (TAF-RAD) attuata per la coorte di immatricolati 2025-26 si intende rispondere a una domanda di maggiore caratterizzazione del percorso degli studi in termini di abilità, nell'intento di coniugare generalismo e specialismo in maniera equilibrata e di rimarcare, in termini formativi, alcuni specifici ambiti di competenza, propri della figura dell'architetto, che siano adeguati al mutato contesto socioculturale che presenta la società moderna. La modifica dell'ordinamento (TAF-RAD) definisce un percorso più flessibile e interdisciplinare nel quale lo studente ha la possibilità, qualora lo desideri, di personalizzare il proprio piano di studi individuale, attraverso attività formative diverse da quelle previste dal Regolamento Didattico, purché in coerenza con l'Ordinamento del Corso di Studi avviato per l'a.a. 2025-2026. Il Corso di Studi, pertanto, in linea con la Riforma delle Classi di Laurea, supera la visione fondata su programmi di studio vincolati da un sistema di crediti formativi basato su settori disciplinari circoscritti, prediligendo la flessibilità e l'interdisciplinarietà, valorizzando i profili offerti e la risposta di competenze da parte del mondo del lavoro.
Il Corso di Studi è, dunque, pensato come il luogo della formazione continua degli studenti-architetti, i quali dovranno acquisire una elevata capacità di progettare, di individuare e sviluppare i problemi e di intercettare quei principi che collegano tra loro le diverse conoscenze per conferirgli un senso specifico.
Gli allievi affronteranno perciò, nei loro percorsi formativi, questioni generali e particolari, evitando l'iperspecialismo che frammenta l'unità del sapere e che spezza le inseparabili relazioni vitali e profonde che alimentano le cose. In quanto, essere in grado di gestire le relazioni complesse tra le cose e gli eventi è un compito di primaria importanza per le giovani generazioni, poiché in ciò esse misurano la capacità di comprendere e muoversi in un mondo in competizione globale, sempre più articolato e complesso, governato dalla rapidità e dalla imprevedibilità degli eventi, delle occasioni e dei risultati.
Il Corso di Studi pone, quindi, una sfida culturale. In quanto il pensiero – l'acquisizione cioè di un proprio e non convenzionale punto di vista sulle cose e sulla loro trasformazione – è oggi quanto di più prezioso possa possedere un individuo o una comunità. Collegare conoscenze, saperi ed eventi, e dar loro un senso, è oggi il compito primario della scuola, che consiste nello stimolare curiosità e incoraggiare costantemente il confronto libero e creativo.
In questa prospettiva, la didattica del corso viene sviluppata e articolata orientandosi alla formazione di un architetto generalista capace di riconoscere e assumere le problematiche dell'edificio, della città e del territorio interpretandole sia rispetto alle questioni connotative del meridione d'Italia e del Mediterraneo che a quelle più generali della contemporaneità, in un'ottica di complessità piuttosto che di specializzazione. Un architetto capace di coniugare i problemi propri della forma a tutte le scale, da quella architettonica a quella urbana e territoriale, con quelli della sostenibilità attraverso l'impiego intelligente delle tecniche e delle tecnologie avanzate. La formazione acquisita durante l'intero percorso di studi garantisce, inoltre, l'acquisizione delle competenze necessarie per poter contribuire, con le specificità proprie dell'architetto, ad affrontare le sfide più rilevanti che interessano oggi la città e il territorio – cambiamenti climatici, questioni energetiche, mitigazione e prevenzione dei rischi, riduzione dell'inquinamento, inclusione sociale - contribuendo con interventi appropriati alle diverse scale del progetto e facendo ricorso agli strumenti digitali e di intelligenza artificiale più innovativi.
Obiettivo del Corso di Studio è quello di creare una figura professionale che alla specifica capacità progettuale, a tutti i livelli, accompagni la padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnico-economico. Si attua, pertanto, un'integrazione in senso qualitativo della formazione storico-critica con quella scientifica, secondo un'impostazione didattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo ad operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica, urbanistica, paesaggistica, del design e del restauro. Il Corso di Studi inoltre è finalizzato alla acquisizione delle competenze richieste agli Architetti che operano agli alti livelli degli Enti Pubblici e Privati nell'ambito del processo di gestione del progetto alle varie scale, nella consapevolezza che nel nostro Pese esiste ancora un forte divario tra gli avanzamenti della ricerca scientifica e i contenuti dell'apparato normativo che regola le trasformazioni.
La formazione didattica 'generalista' offerta dal corso viene, inoltre, rafforzata nell'ultimo anno dalla possibilità di scegliere un percorso di studi che sia specificamente indirizzato alla definizione di un iter progettuale interdisciplinare finalizzato a tre questioni chiave della contemporaneità: la neutralità climatica, la fruizione inclusiva, il welfare dello spazio pubblico.
Pur nella specificità delle tematiche trattate negli atelier interdisciplinari del quinto anno, l'obiettivo specifico del corso di studi è la formazione di una figura di architetto imperniata sulla cultura del progetto che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni derivanti dal contesto; un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto di architettura nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore.
I temi prevalenti del Corso di laurea magistrale quinquennale danno, pertanto, l'opportunità di approfondire, all'interno di ciascuna scelta – sia in termini teorici che sperimentali – questioni concrete e attuali che concernono l'intero sistema antropizzato, costruito o meno che sia, e coinvolgono temi che spaziano dalle grandi figure del territorio all'innovazione dei materiali, dalla gestione delle aree e dei manufatti sensibili – storici e contemporanei – alla progettazione resiliente, dal progetto dello spazio a quello degli elementi, interessando i molteplici temi strategici della costruzione e della ricostruzione di manufatti, città e territori.
L'intero percorso formativo, infine, integrando saperi e competenze di base a competenze caratterizzanti la figura dell'architetto nella contemporaneità, assicura la realizzazione di una figura professionale flessibile e in grado di adattarsi facilmente ai rapidi mutamenti del mondo del lavoro, nonché di comprendere le sollecitazioni del proprio tempo e di reinterpretarle, coniugando una solida tradizione culturale con l'innovazione scientifica e tecnologica.
Articolazione del percorso formativo
L'offerta formativa del Corso di Studio si struttura secondo due macro-componenti: una parte teorica mirata al 'sapere', cioè all'acquisizione, da parte dello studente, di teorie e metodi disciplinari; una parte teorico-pratica orientata all'acquisizione di competenze relative all'esercizio del 'saper fare' nel campo delle attività specifiche della professione di architetto.
Il percorso formativo del Corso di Studio è articolato in due cicli:
Il primo ciclo (1°, 2° e 3° anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base e alla sperimentazione di esperienze di sintesi applicativa dei saperi. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell'architettura, delle matematiche per l'architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell'architettura, del diritto urbanistico. Deve, inoltre, dimostrare di aver acquisito il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e di aver acquisito le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come 'specifica' forma di interpretazione e riconfigurazione dei 'fatti' architettonici e urbani.
Il secondo ciclo (4° e 5°anno) è orientato alla formazione complessa nei principali macro-ambiti relativi alla professione dell'architetto: Architettura e Patrimonio ereditato; Architettura, Città, Territorio e Paesaggio; Architettura, Tecnologie e Costruzione. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso le conoscenze caratterizzanti la figura dell'architetto, relative in particolare alla progettazione architettonica, urbana e del paesaggio, alla progettazione urbanistica, alle tecnologie, alla tecnica e alla costruzione dell'architettura, al restauro architettonico, agli aspetti economico-valutativi e procedurali del processo progettuale e realizzativo.
Il 5° anno, in particolare, sarà orientato alla sperimentazione di un progetto complesso che si realizza negli Atelier, luoghi dove – attraverso il contributo di più docenti – si applicano i concetti appresi nei precedenti anni, in un contesto multidisciplinare quale tipicamente è quello progettuale. I tre Atelier multidisciplinari, tra loro opzionali, hanno carattere curriculare e frequenza obbligatoria. Al loro interno si riversano i percorsi di ricerca più innovativi portati avanti dai docenti, consentendo al laureando di acquisire le competenze più richieste nell'ambito professionale con il quale si dovrà confrontare. Nell'ottica della flessibilità, fortemente caldeggiata dai principi della Riforma, gli Atelier si comporranno di 16 cfu suddivisi tra quattro ambiti disciplinari che si ritengono particolarmente importanti nell'affrontare il tema individuato dal laboratorio.

Per quanto, invece, riguarda gli insegnamenti opzionali proposti al terzo e al quarto anno, questi devono trasferire allo studente quelle specifiche skills che ne rafforzino il profilo in uscita e lo preparino ad inserirsi nell'ambito lavorativo che caratterizza gli enti pubblici e privati. Inoltre, nel secondo ciclo, sono previsti alcuni segmenti di attività didattica pratica (tirocini). Questi potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica e dei reparti di ricerca e sviluppo di enti e imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'urbanistica e del restauro, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture e istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage).
Oltre agli insegnamenti curriculari (obbligatori e opzionali) è prevista una lista di insegnamenti a scelta che, nel rispetto della libertà dello studente, possono contribuire, attraverso profili altamente innovativi, a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso formativo. I suddetti insegnamenti in parte saranno annualmente proposti dai gruppi disciplinari, di concerto con gli indirizzi della Commissione per l'Assicurazione della qualità del CdS, in parte saranno mutuati da altri CdS dell'Ateneo nel rispetto della coerenza con il percorso formativo del CdS.
A conclusione del percorso formativo lo studente potrà scegliere se elaborare la tesi di laurea all'interno di uno degli atelier opzionali, oppure in maniera autonoma sotto la guida di un docente relatore. L'elaborato di Tesi prodotto dai laureandi è da pensarsi in stretta correlazione con l'attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La sua elaborazione serve a dimostrare l'attitudine del laureando alla ricerca, all'approfondimento critico, alla speculazione teorica sui principali temi del progetto.