PNRR

Dopo l’emergenza globale determinata dal Covid-19, è stato approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), parte del progetto di ripresa europeo Next Generation EU, con un finanziamento di 750 miliardi di euro per il rilancio della crescita, degli investimenti e delle riforme.
Il PNRR è articolato in 6 missioni gestite dai Centri nazionali: enti di ricerca, istituzioni, università e imprese del territorio nazionale impegnati a realizzare, gestire e sviluppare attività di ricerca, controllo, consulenza e formazione, sviluppando infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili e altamente scalabili per tutto il contesto sociale.
Queste reti di ricerca sono dedicate a cinque aree strategiche per lo sviluppo del Paese:
- Calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
- Agritech
- Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA
- Mobilità Sostenibile
- Biodiversità
La Missione 4, “Istruzione e Ricerca”, riguarda direttamente il mondo dell’istruzione e delle università con fondi stanziati pari a 30,88 miliardi di euro.
Documenti allegati:
L'Università Mediterranea partecipa a 4 progetti legati al PNRR:

Tech4You è un Programma di ricerca e innovazione (R&I) finalizzato alla creazione di un Ecosistema per l’innovazione tra quattro università pubbliche, sei centri di ricerca, nove attori privati (aziende affiliate), tre enti pubblici (parchi naturali e agenzie ambientali), una ONG e due amministrazioni regionali.
Ispirato alla missione di Horizon Europe “Adaptation to Climate Change”, il progetto mira a sviluppare tecnologie per l’adattamento alla crisi climatica migliorando la resilienza delle comunità e riducendo il divario economico del territorio.

Il programma RESTART “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart” rappresenta il più importante programma di ricerca e sviluppo pubblico mai realizzato in Italia nel settore delle telecomunicazioni.
È finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU nell’ambito del PNRR – M4C2, Investimento 1.3, Avviso n. 341 del 15-03-2022 del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), con 116 milioni di euro per una durata di 3 anni, a partire da gennaio 2023.

MOST - Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile attraverso la collaborazione con 24 università, il CNR e 24 grandi imprese, ha la missione di incentivare e supportare lo sviluppo di soluzioni moderne, sostenibili e inclusive per l'intero territorio nazionale.
Le aree e gli ambiti di cui si occupa, sono molteplici: mobilità aerea, veicoli leggeri e mobilità attiva, trasporto per vie d’acqua, ferroviario, nuovi carburanti. Il Centro Nazionale MOST ha l'obiettivo di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione, attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali per la riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il trasporto pubblico e la logistica; un nuovo modello di mobilità, accessibile e inclusiva.

Produrre cibo sufficiente e sicuro per una popolazione in crescita senza sfruttare eccessivamente le risorse naturali è uno dei maggiori problemi che la nostra società deve affrontare, trovando soluzioni sostenibili nel lungo termine. Si tratta di una sfida globale, collocata in un contesto difficile di clima instabile, crescente competizione per terra, acqua ed energia, in un mondo sempre più urbanizzato e globalizzato. L’importanza e la portata di questa sfida richiedono uno sforzo di ricerca significativo che va ben oltre la capacità di ogni singola istituzione. Per affrontare adeguatamente questo problema, è obbligatorio sviluppare un programma di ricerca integrato, su larga scala e multidisciplinare.
Questa è l’ambizione dei partner di Agritech, che, facendo leva su ricerche collaborative preesistenti, iniziative di alta formazione, messa in rete di infrastrutture e condivisione di grandi attrezzature, hanno definito un programma motivato dalla necessità di:
- Combinare le migliori competenze di ricerca necessarie per affrontare adeguatamente, in un contesto realmente multidisciplinare, i molteplici problemi associati all’agricoltura sostenibile.
- Integrare le infrastrutture e le attrezzature di ricerca disponibili in ciascun sito.
- Sfruttare e applicare le tecnologie abilitanti chiave (KET) più adatte che possono consentire un proficuo progresso in termini di produttività, sostenibilità, transizione ecologica e digitale nel settore agricolo.
- Collaborare con aziende e agricoltori per co-progettare gli sforzi di ricerca e sfruttare al meglio i risultati per aumentare la resilienza e la competitività economica delle filiere agroalimentari.
- Sviluppare e diffondere nuovi modelli e capacità organizzative per creare e implementare programmi di ricerca strategici su larga scala che attraversano i confini disciplinari e i settori industriali.
- Formare la prossima generazione di scienziati e manager dell’Agritech per creare il capitale umano e le competenze necessarie.
- Supportare i policy maker e influenzare l’opinione pubblica per promuovere un contesto sociale favorevole allo sviluppo di filiere agroalimentari stabili ed eque.
La caratteristica principale del programma di ricerca Agritech è la sua organizzazione strutturale, che riflette l’alto livello di integrazione tra un’ampia varietà di istituti di ricerca e aziende partecipanti.