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Offerta formativa

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Il Bando del XLI Ciclo è in fase di elaborazione. 

Obiettivi formativi

Il Dottorato in “Architettura” risponde alla crescente domanda di ricercatori altamente qualificati capaci di competere a livello internazionale nella formazione della conoscenza, al fine di cogliere la produttività delle interrelazioni tra le competenze di base e la sperimentazione legate al fabbisogno di utenti potenziali e futuri. La forte caratterizzazione interdisciplinare dell’Architettura definisce ambiti di ricerca complessi in cui la capacità di ricerca autonoma, critica e altamente specializzata necessita di dialogo tra competenze e saperi. 

Nel corso dei tre anni il percorso si articola in ambiti di formazione collettiva e di processi di apprendimento e ricerca individuali per ciascun dottorando. 

Gli obiettivi sono compresi in tre ambiti: 

  1. Contenuti disciplinari del Dottorato:
  • La conoscenza aggiornata ed approfondita delle tematiche generali che caratterizzano il Dottorato in Architettura;
  • Lo studio specifico dei temi caratterizzanti i due specifici curricula nei quali il Dottorato si articola (l’ambito dei rapporti tra teorie e progetto, e l’ambito della rigenerazione urbana);
  • L’approfondimento di specifiche tematiche che toccano l’attualità del dibattito internazionale in campo architettonico e urbano;
  • Specifici interventi scientificamente adeguati all’interno delle tematiche affrontate, con possibili ricadute sul territorio.
  1. Interventi pertinenti all’alta formazione:
  • Collaborazioni con personalità riconosciute a livello internazionale per contributi, lezioni magistrali e seminari su tematiche generali o di tendenza;
  • Stages presso Enti di ricerca e di formazione, strutture di governo e di gestione del territorio, società di progettazione e di produzione nel campo dell’edilizia e delle infrastrutture, aziende e industrie culturali e creative legate ai beni culturali;
  1. Formazione metodologica sulla ricerca dottorale:
  • Acquisire una professionale capacità di scrittura in un contesto scientifico accademico;
  • Acquisire la padronanza delle fonti e degli apparati bibliografici;
  • Il controllo degli aspetti di metodo necessari a strutturare le tematiche in oggetto;
  • La capacità di trasmettere i risultati scientifici conseguiti attraverso adeguate forme di comunicazione e la capacità di organizzare resoconti e interventi di carattere didattico;
  • La capacità di approfondire, nell’ambito della comunicazione didattica, le modalità di trasmissione delle tematiche specifiche delle discipline progettuali.
  • La capacità di condurre indagini sul campo, di natura analitico-conoscitiva;
  • La capacità di redigere ipotesi di ricerca adeguate per un corso di dottorato di ricerca in Architettura.
  • Al fine di raggiungere questi obiettivi e per fornire a ciascun dottorando la possibilità di svolgere al meglio le proprie attività, il Dottorato in Architettura è organizzato in base al sistema dei crediti formativi.

La proficua frequenza al Corso di Dottorato corrisponde a 180 crediti formativi complessivi che sono di norma suddivisi in 60 CFU per anno.

I crediti formativi, elencati con maggior precisione nella sezione relativa a ciascun anno di corso sono riconducibili alle seguenti categorie:

  • la formazione (lezioni, conferenze, seminari e workshop);
  • la stesura degli elaborati finali richiesti dai seminari o dai workshop;
  • gli incontri e le discussioni con il Collegio dei Docenti;
  • viaggi di studio, stage e convegni;
  • la pubblicazione dei prodotti di ricerca su volumi o riviste scientifiche;
  • il tirocinio all’interno di strutture di ricerca italiane e estere.

 

Grazie alla Scuola di Dottorato di Ateneo, il Dottorato in Architettura prevedere l’attuazione di attività didattiche per il perfezionamento linguistico e informatico, per la gestione della ricerca e la conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali, per la valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale.

Si intende infine favorire la valorizzazione dei risultati della ricerca e garantire la tutela della proprietà intellettuale, assicurando un accesso aperto al pubblico ai risultati della ricerca e ai relativi dati attraverso le pubblicazioni di risultati originali della ricerca scientifica, i dati grezzi e i metadati, le fonti, le rappresentazioni digitali grafiche e di immagini e i materiali multimediali scientifici, nel minor tempo e con il minor numero di limitazioni possibile, secondo i principi “Open science” e “FAIR Data”.

 

Sbocchi occupazionali e professionali

Il Dottorato di Ricerca in Architettura intende formare ricercatori ad alto profilo scientifico con una doppia preparazione sia teorico-culturale che sperimentale-innovativa, finalizzata a certificare: 

- capacità spendibili all'interno del Sistema Università e degli enti di ricerca italiani ed esteri; 

- competenze strategiche, riconoscibili rispetto alle esigenze del territorio, riconosciute anche al di fuori del Sistema Università. 

La forte valenza internazionale dei due curricula: “Architecture, Theory and Design” e “Urban Regeneration”, consente ai dottorandi di poter acquisire ampia capacità relazionale in un contesto mondiale. 

Le attività sono orientate alla progettazione multiscalare dell’architettura, del paesaggio e della città, intersettoriale e interdisciplinare, all’analisi teorica, allo studio dei materiali, al soft-computing e alla sperimentazione del Resilience Building secondo gli approcci dell’Evolutionary Economy e delle strategie di Transition Management. 

In ambito pubblico, i ricercatori possono trovare giusta collocazione presso istituzioni e agenzie preposte al governo delle città e del territorio per la progettazione edilizia e urbana, la pianificazione territoriale e urbanistica, l’energia, la sostenibilità ambientale, la protezione e messa in sicurezza dei territori, la sicurezza statica e la valorizzazione del Cultural Heritage. 

Nel privato possono trovare collocazione nel mondo tecnico-professionale e imprenditoriale in una dimensione internazionale per attività di progettazione e governance.

Obiettivi formativi

Il duplice approccio dell'analisi giuridica ed economica consente di realizzare un'efficace interdisciplinarità e a favorire la formazione figure professionali idonee alla didattica e alla ricerca. Per quanto concerne le borse cofinanziate, esistendo a livello internazionale una tradizione soprattutto dei Paesi di common law nell'analisi economica del diritto (Economic Analisis of Law) che costituisce una delle basi del percorso formativo rivolto all'acquisizione di competenze tecnico-scientifiche, si dovrà garantire una visione del fenomeno economico nel suo complesso con riferimento alle stessa produzione delle regole che governano “il mercato”, mirando a realizzare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. I Dottorandi di ricerca per essere ammessi all'esame finale devono condurre attività di studio e ricerca per almeno tre anni a tempo pieno.

Nell'ambito delle attività di studio devono essere frequentati, per almeno 120 ore totali nel triennio, specifici Corsi organizzati dal Collegio dei docenti ovvero dalla Scuola di dottorato dell'Università Mediterranea ovvero Corsi, Convegni e Seminari organizzati da altre Istituzioni previa autorizzazione del Collegio dei Docenti.

All'inizio del Corso il Collegio dei docenti assegna a ciascun dottorando un tutor per supervisionare e assistere lo studente durante l'intero percorso di studio. Il tutor deve appartenere al Collegio dei docenti. Ogni anno, ciascuno studente, in accordo con il proprio tutor, presenta un piano formativo che presenta, in maniera sintetica, i corsi che lo studente intende seguire e le altre attività previste nel rispetto della normativa regolamentare vigente.

Di norma i Corsi interdisciplinari e metodologici organizzati dalla Scuola di Dottorato dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria rivestono, durante il I e II anno di corso, carattere di obbligatorietà, ciascun dottorando, di concerto con il proprio tutor, potrà invece scegliere, fino alla concorrenza del monte ore previsto, quali, fra i corsi proposti dal Collegio dei docenti, frequentare.  Il Piano formativo viene approvato dal Collegio dei docenti e può essere emendato in corso d'anno, su richiesta dello studente e dietro approvazione del Collegio, per comprovate esigenze. Nell'ambito del Dottorato verrà stimolata la mobilità nazionale e internazionale in modo che gli studenti possano condurre esperienze in laboratori e centri di ricerca di eccellenza in Italia e all'estero.

 

Sbocchi occupazionali e professionali

Il dottorato intende con una preparazione multidisciplinare avviare i giovani laureati alla ricerca scientifica, quale momento fondamentale per la possibile successiva attività di docenza e/o ricerca, e di acquisire comunque le capacità di professionista e/o di manager nell'impresa privata e nelle pubbliche amministrazioni, anche integrandosi per il perfezionamento con i contemporanei master per le pubbliche amministrazioni organizzati dal Dipartimento. Ha il fine di contribuire a formare nuove figure professionali con specifiche competenze nei settori di interesse giuscivilistico e giuspubblicistico che interferiscono con l'attuazione dei principi di pari opportunità e non discriminazione, con le esigenze di tutela delle persone anziane e delle persone affette da disabilità, nonché, per i dottorati cofinanziati, nuove figure professionali capaci di analisi e valutazione delle politiche pubbliche relative a tematiche di rilevanza nazionale quali sostenibilità, ammodernamento tecnologico, riconversione energetica, digitalizzazione della P.A.

Obiettivi formativi

Il Corso di Dottorato in Ingegneria Civile, Ambientale e Industriale ha come obiettivo quello di formare giovani ricercatori dotati di solide basi metodologiche e tecnico-scientifiche che siano competitivi nei settori di riferimento a livello globale. L’obiettivo formativo è il trasferimento delle conoscenze su specifici argomenti dell’Ingegneria Civile, Ambientale ed Industriale per formare figure di alta specializzazione in grado di affrontare complesse tematiche di ricerca o di carattere applicativo.

Gli obiettivi formativi sono finalizzati ad un avanzamento della conoscenza:

  • delle scienze di base, delle tecnologie e dei sistemi complessi a servizio del settore dell’ingegneria civile, ambientale e industriale;
  • della progettazione, gestione, controllo, sicurezza e monitoraggio delle infrastrutture e strutture civili ed industriali che interagiscono con l’ambiente ed il territorio;
  • degli aspetti ingegneristici legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, di nuovi materiali avanzati e nella gestione e valorizzazione degli scarti civili ed industriali in un contesto di economia circolare.

Elementi caratterizzanti del percorso formativo è l’interdisciplinarietà, in particolare come collegamento fra le discipline scientifiche di base (matematica, fisica e chimica) e le aree dell’Ingegneria Civile, Ambientale e Industriale oggetto di studio e ricerca (ingegneria geotecnica, idraulica, strutturale, dei trasporti, sanitaria-ambientale, dei materiali e dell’energia), l’attenzione alle nuove tecnologie, in particolare a quelle digitali, e agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle soluzioni innovative oggetto di studio, il collegamento con il territorio di riferimento del Corso, l’internazionalizzazione.

Per l’interdisciplinarietà delle tematiche, il Dottorato è organizzato in percorsi formativi, con corsi sia generali che specialistici, finalizzati al trasferimento delle conoscenze di base di ogni ambito disciplinare (prevalentemente durante i 1° ed il 2° anno di corso) ed allo sviluppo di specifici argomenti di ricerca, oggetto delle tesi di dottorato (in particolare durante il 2° e 3° anno). La formazione sarà completata da esperienze presso i laboratori del Dipartimento DICEAM dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria con la possibilità di svolgere periodi di ricerca all'estero presso prestigiose istituzioni internazionali. I dottorandi di ricerca per essere ammessi all’esame finale devono condurre attività di studio e ricerca per almeno tre anni a tempo pieno. Nell’ambito delle attività di studio devono essere frequentati, per almeno 120 ore totali nel triennio, specifici Corsi organizzati dal Collegio dei docenti ovvero dalla Scuola di dottorato dell’Università Mediterranea ovvero Corsi, Convegni e Seminari organizzati da altre Istituzioni previa autorizzazione del Collegio dei Docenti. All’inizio del Corso il

Collegio dei docenti assegna a ciascun dottorando un tutor per supervisionare e assistere lo studente durante l’intero percorso di studio. Il tutor deve appartenere al Collegio dei docenti. Ogni anno, ciascuno studente, in accordo con il proprio tutor, presenta un piano formativo che illustra, in maniera sintetica, i corsi che lo studente intende seguire e le altre attività previste. Di norma i Corsi interdisciplinari e metodologici organizzati dalla Scuola di Dottorato dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria rivestono, durante il I e II anno di corso, carattere di obbligatorietà; ciascun dottorando, di concerto con il proprio tutor, potrà invece scegliere, fino alla concorrenza del monte ore previsto, quali, fra i corsi proposti dal Collegio dei docenti, frequentare. Le attività di studio e ricerca, comprese quelle di laboratorio, costituiscono la parte preponderante del percorso formativo. Il Piano formativo viene approvato dal Collegio dei docenti e può essere emendato in corso d’anno, su richiesta dello studente e dietro approvazione del Collegio, per comprovate esigenze. Nell’ambito del Dottorato verrà stimolata la mobilità nazionale e internazionale in modo che gli studenti possano condurre esperienze in laboratori e centri di ricerca di eccellenza in Italia e all’estero. Attività di formazione comuni ai curricula saranno rivolte, in collaborazione con la Scuola di Dottorato, in particolar modo ad un approfondimento su:

  1. Perfezionamento lingua inglese
  2. Valorizzazione e disseminazione dei risultati della proprietà intellettuale e dell’accesso aperto ai dati ed ai prodotti della ricerca.
  3. Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali.
  4. Principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità.

Sbocchi occupazionali e professionali

La figura formata dal Corso di Dottorato in Ingegneria Civile, Ambientale e Industriale è caratterizzata dalla capacità di integrare le competenze specialistiche maturate nei diversi ambiti della progettazione, realizzazione e gestione di strutture e infrastrutture, del monitoraggio e della tutela ambientale, dell’analisi e prevenzione dei rischi naturali ed antropici, della produzione di materiali ed energia, delle tecnologie industriali innovative, con gli elementi caratterizzanti della transizione ecologica, dello sviluppo sostenibile, dell’economia circolare e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

La figura professionale che si intende formare, oltre a ricoprire posizioni di elevata professionalità nei settori produttivi a forte valenza tecnologica, avrà competenze e capacità professionali in grado di guidare gruppi di ricerca operanti nel settore pubblico o privato.

Pertanto, il Dottorato punta a formare figure professionali altamente qualificate in grado di ricoprire posizioni chiave in centri di ricerca pubblici e privati, posizioni dirigenziali di vertice in Autorità, Pubbliche Amministrazioni e Società di ingegneria impegnate nei settori della progettazione, pianificazione e gestione di strutture e infrastrutture, del risanamento ambientale, della difesa del suolo, della gestione dei rifiuti, degli scarti e delle materie prime, della prevenzione e gestione dei rischi naturali ed antropici, dei processi di produzione e gestione dell’energia a basso impatto ambientale, della mobilità sostenibile.

Gli sbocchi occupazionali e professionali sono molteplici: il Dottore di Ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale e Industriale potrà trovare impiego oltre che in centri di ricerca ed Atenei nazionali ed internazionali soprattutto in tutte le piccole, medie e grandi imprese e le amministrazioni pubbliche che prevedono la gestione, il coordinamento e la esecuzione di attività di ricerca ad alta qualificazione finalizzate allo sviluppo di tecnologie innovative in tutti i settori dell'ingegneria civile, ambientale e industriale.

Sarà inoltre fortemente incentivata l’attività imprenditoriale dei dottorandi che raggiungessero nel corso delle loro ricerche risultati ad elevato grado di innovazione, anche mediante l’utilizzo di spin-off accademici.

Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del Dottorato riguardano:

  • l’approfondimento dei fondamenti teorici delle discipline relative ai settori scientifico- disciplinari di riferimento per l’Ingegneria dell’Informazione e degli ambiti applicativi ad essi correlati, con un’attenzione particolare agli aspetti della sostenibilità;
  • il consolidamento della formazione metodologica di base nelle aree della matematica, fisica, chimica, statistica, intelligenza artificiale, con riferimento ai metodi di maggior interesse per l’Ingegneria dell’Informazione;
  • l'acquisizione critica di risultati e prospettive nell'ambito del settore specifico di interesse del dottorando;
  • lo sviluppo di un tema di ricerca avanzato nell'ambito dell’indirizzo di ricerca prescelto, ivi incluse eventuali applicazioni non convenzionali delle tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione e delle altre KET.

Inoltre, il dottorando maturerà la capacità di:

  • pianificare ed effettuare prove e verifiche sperimentali e/o numeriche;
  • analizzare le esigenze di innovazione tecnologica di imprese ed enti pubblici e privati, nazionali ed internazionali;
  • individuare opportunità di finanziamento;
  • pianificare progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico.

Le attività formative nell’arco del triennio sono articolate nelle seguenti tipologie:

Mini-corsi. Insegnamenti, normalmente di durata 8 o 12 ore, appositamente erogati dal Dottorato per la formazione di base e specialistica dei dottorandi. Sono corsi sia di natura metodologica, volti a fornire strumenti operativi teorici e applicativi su tematiche di settore per l’ICT e i relativi ambiti (es. energia sostenibile, agrifood, e-health), sia di natura informativa, finalizzati a presentare al dottorando lo stato dell’arte dell’argomento di ricerca trattato e i suoi sviluppi futuri. I mini-corsi vengono scelti dai dottorandi in un’offerta formativa multi-disciplinare molto ampia, sulla base di un piano formativo flessibile e personalizzato.

Competenze trasversali. L’acquisizione di tali competenze può avvenire tramite la fruizione di insegnamenti trasversali offerti dalla Scuola di Dottorato di Ateneo, a complemento dei curricula specialistici dei dottorandi. Le principali tipologie di corso riguardano la conoscenza e gestione della ricerca e dei sistemi di ricerca europei e internazionali nonché le basi del project management; la valorizzazione e disseminazione dei risultati della ricerca della proprietà intellettuale e dell'open science; i principi di etica, uguaglianza di genere e integrità; il perfezionamento linguistico. Inoltre, ai dottorandi è richiesto di condurre attività di terza missione, per es. sviluppando capacità di comunicazione scientifica (es., attraverso l'ideazione di post scientifici anche multimediali su reti sociali; talk in eventi scientifici o divulgativi per un pubblico di non esperti).

Insegnamenti esterni. Includono la frequenza di insegnamenti offerti da altri programmi di dottorato o Istituzioni di ricerca nazionali e internazionali; di cicli seminariali erogati da qualificati rappresentanti di Università, Enti di Ricerca, Aziende su tematiche innovative in ambito ICT; la partecipazione a Scuole di Dottorato organizzate da società scientifiche nazionali ed internazionali in aree di interesse del Dottorato.

I dottorandi si dedicano con continuità alla ricerca, sotto la guida di uno o più supervisor. Tale attività include lo studio autonomo e/o guidato di testi e pubblicazioni scientifiche di riferimento; l'erogazione di seminari; la partecipazione a convegni nazionali ed internazionali; l'acquisizione di capacità di lavoro sperimentale in laboratorio e/o di progettazione-simulazione al calcolatore; l'attività di ricerca autonoma finalizzata alla stesura di pubblicazioni scientifiche e della tesi di dottorato. Tali attività possono essere svolte anche presso altre istituzioni di ricerca o imprese in Italia o all'estero.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Negli anni, tutti i Dottori di ricerca in Ingegneria dell'Informazione hanno trovato occupazione in atenei, enti di ricerca ed imprese operanti negli ambiti culturali e scientifici di pertinenza del Dottorato.

Risulta rilevante che una percentuale significativa di dottori continui a condurre attività di ricerca presso varie Università e centri di ricerca italiani e stranieri, come Post-doc o anche Ricercatori/Professori.

Risulta altrettanto significativa la percentuale di dottori di ricerca che occupa posizioni di rilievo presso aziende multinazionali del settore ICT con vocazione alla ricerca (es. Nokia-Siemens, Ericsson, STMicroelectronics). Infine, sono attivi presso l'Ateneo diversi spin-off universitari e start-up, fondati e/o basati sulle competenze di dottori di ricerca in Ingegneria dell'Informazione. Alcune di queste start-up si sono distinte in competizioni nazionali (es. premio "Best Practices" di Confindustria) e hanno ricevuto visibilità internazionale (es. partecipazione al CES di Las Vegas).

L’esperienza maturata con i Corsi precedenti, i quali hanno visto l’inserimento stabile di tutti i formati all’interno di ambiti lavorativi di loro totale gradimento, lascia facilmente prevedere che i dottorandi che si intende formare attraverso questo nuovo Ciclo potranno scegliere tra varie possibilità occupazionali, ovvero:

  1. Ricerca Universitaria. Si nota al proposito che molti dei dottori di ricerca provenienti dal corso di Dottorato in Ingegneria dell'Informazione sono stati assunti, come Ricercatori e poi anche come Professori associati, da diversi Atenei italiani o sono stabilmente impegnati in Atenei stranieri.
  2. Enti e consorzi di ricerca nazionali (CNR, CIRA, ENEA, ASI, INFN, CNIT) ed internazionali (EURATOM, CERN, AFRL, IPP, ESA).
  3. Ruoli di progettazione, ricerca e sviluppo in aziende nazionali ed internazionali nel settore dell’ICT e altre KET. È opportuno notare che l’industria è costantemente alla ricerca di personale in possesso di un livello di specializzazione post-universitaria aggiornato sulle tecnologie più avanzate da inserire nei reparti di ricerca e sviluppo.
  4. Management dell’innovazione tecnologica presso aziende, enti pubblici e privati operanti nel settore dei servizi o in start-up innovative.

 

Obiettivi formativi

Il corso di dottorato SAAF ha come obiettivo principale lo sviluppo di percorsi di alta formazione, dedicati a soggetti laureati in discipline scientifiche e tecnologiche, finalizzati a fornire le competenze di base teorico-pratiche, le metodologie analitiche e sperimentali, la capacità di risolvere problemi e l’abilità di comunicare i risultati scientifici con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la qualità e la sostenibilità dei processi produttivi nei settori agro-alimentari e forestali. Tali percorsi risultano consequenziali rispetto alla formazione magistrale di secondo livello e sono concepiti in modo da essere estremamente dinamici al fine di garantire la formazione di figure professionali in grado di rispondere alle esigenze dei sistemi produttivi e alla domanda di ricerca, proponendo soluzioni nei diversi contesti sociali e territoriali, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo.

Il corso di dottorato SAAF ambisce prioritariamente a fornire una solida preparazione e formazione alla ricerca, nei diversi ambiti disciplinari di competenza, attraverso l’acquisizione di strumenti e metodologie tipiche dell’approccio scientifico e spendibili in istituzioni che statutariamente realizzano attività di ricerca di base e/o applicata (Università e Centri di Ricerca, pubblici e privati).

Inoltre, grande attenzione viene rivolta all’acquisizione di capacità funzionali all’espletamento di professionalità anche all’esterno del sistema universitario, tra cui enti pubblici ed imprese di grandi, medie e piccole dimensioni, che operano nel settore agro-alimentare e forestale, potenzialmente interessate all’introduzione di innovazioni tecnologiche e all’applicazione di risultati della ricerca scientifica nei loro processi produttivi aziendali.

Il corso di dottorato punta a stimolare la capacità di analisi critica e di intervento anche attraverso attività interdisciplinari, svolte in diversi contesti, sia in ambito nazionale che internazionale.

In particolare, il dottorato forma ricercatori in grado di:

  • sviluppare autonomamente percorsi di ricerca relativi a problematiche scientifiche di rilievo;
  • elaborare e proporre progetti di ricerca pubblici e privati su scala locale, nazionale e internazionale;
  • riconoscere i fabbisogni di ricerca e la loro rilevanza scientifica, sociale ed economica;
  • trasferire la conoscenza attraverso la presentazione dei risultati della ricerca in contesti nazionali ed internazionali e attraverso la realizzazione di attività didattiche;
  • sviluppare capacità di networking con partner accademici e/o privati operanti nel settore di riferimento;
  • applicare approcci interdisciplinari derivanti dallo studio delle diverse componenti dei biosistemi agroalimentari e forestali;
  • sapersi orientare verso la qualificazione e produttività scientifica, quali elementi essenziali agli sbocchi professionali negli enti di ricerca o in altri ambiti professionali;
  • trasferire i risultati della ricerca a potenziali stakeholders pubblici e privati;
  • comunicare e diffondere la cultura scientifica in ambito nazionale ed internazionale.

Inoltre, il dottorato ha l’obiettivo di far acquisire ai dottorandi la capacità di elaborare prodotti della ricerca nella forma di articoli scientifici finalizzati alla pubblicazione su riviste internazionali di alto profilo (indicizzate sulle piattaforme Web of Science e/o Scopus), capitoli di libro e/o articoli divulgativi necessari a diffondere la conoscenza in un contesto di terza missione a favore del territorio di riferimento.

Sbocchi occupazionali e professionali

Le competenze acquisite dal Dottore di Ricerca SAAF consentiranno l’inserimento, oltre che negli Enti di ricerca pubblici o privati, anche nei quadri tecnici e dirigenziali di enti operanti nei settori della produzione primaria e della gestione ambientale, nonché nella direzione di aziende di trasformazione. L’agro-alimentare è un settore trainante per l’economia del Paese con un trend positivo di crescita, caratterizzato da elevata qualità, sostenibilità e identità territoriale. Per supportare le produzioni di qualità è fondamentale il supporto di tecnici capaci di fornire risposte e soluzioni alle problematiche e di pianificare progetti di ricerca e sviluppo anche all'interno dei contesti aziendali. Nell’ambito dei contesti forestali e per la pianificazione dei territori si è oramai giunti ad una consapevolezza condivisa che sempre di più attribuisce importanza alla cosiddetta “gestione forestale sostenibile”, finalizzata anche al miglioramento della multifunzionalità dei boschi garantita attraverso il supporto degli avanzamenti e dei progressi della ricerca scientifica.

Il dottore di ricerca potrà inserirsi negli ambiti che richiedono competenze per la produzione, la commercializzazione e l’innovazione tecnologica dei processi produttivi e di distribuzione alimentare, oltre che per la gestione e valorizzazione delle risorse forestali e faunistiche. Troverà spazio in realtà produttive private (imprese agroalimentari di produzione, trasformazione, import-export), Enti di ricerca, altre organizzazioni (Parchi, Aziende Speciali e Ospedaliere, Consorzi di Tutela, Organismi di Certificazione), Enti non governativi miranti allo sviluppo sostenibile e in attività di spin-off collegate ad enti di ricerca. Infine, i percorsi formativi punteranno a stimolare lo spirito imprenditoriale nei dottorandi nell’ottica di incoraggiarli alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto di innovazione tecnologica o, in generale, alla valorizzazione di idee possibilmente nate durante il percorso di dottorato attraverso la loro brevettazione e/o lo sviluppo di spin-off e/o startup.